
L'isola Rossa in un mare cristallino
Prospiciente Teulada (Cagliari) e la Costa Sud-Ovest della Sardegna si trova questo meraviglioso agglomerato di granito rosso
Un grande ammasso di granito rosso circondato dalle acque cristalline del Mar Mediterraneo: uno scontro di colori primari unico al mondo come unica è la bellezza del paesaggio che ne nasce. L'isola Rossa, questo il nome del rilievo roccioso appartenente al Comune di Teulada (Cagliari, Costa Sud-Ovest Sardegna) che dista pochi metri dalle coste meridionali della Sardegna, si erge in tutta la sua magnificenza proprio in una delle aree più belle della regione, con il suo aspetto selvaggio e ruvido in armonia con il carattere primitivo di questo tratto di costa teuladina.
Due picchi più elevati attraggono l’attenzione del visitatore: sono alti 43 e 54 metri sul livello del mare, collegati l'uno all'altro da una vasta area pianeggiante che si affaccia direttamente sul mare. L'elemento più caratteristico sono le coste, molto più lunghe di quanto possa sembrare: la natura qui si è divertita a sagomare le rive con tutta la fantasia possibile. Continue insenature, più o meno profonde, corrono lungo le spaccature della roccia disegnando gole riempite dall'acqua verde smeraldo che si può ammirare solo con una gita in barca.
L'estensione dell'Isola non supera i 10 ettari e in alcune zone costiere si possono ancora vedere i resti di due casupole, diretta testimonianza di un piccolo e probabilmente breve insediamento dell'uomo sull'isola. La presenza umana è ancor meglio visibile dai resti di un muro in pietra situato nella parte Nord del rilievo, lungo circa 10 metri e alto due metri. Poco e nulla si sa a proposito, solitamente però, questa traccia del passaggio umano viene fatta risalire all'età nuragica, una connessione storica che ha determinato persino il nome della cinta, chiamata per l’appunto "muro nuragico".
Se la più antica presenza umana è ancora visibile, ancor di più lo sono i risultati del lavoro della natura sugli elementi terrestri: sulla sommità di uno dei due picchi, quello che raggiunge i 43 metri di altezza, tra le folte chiome della vegetazione, si può scorgere l'ingresso di una grotta naturale profonda circa tre metri e larga appena due metri. Questo tunnel naturale, scavato nella roccia, è un'attrazione ideale per gli amanti della natura e soprattutto per gli appassionati di speleologia che, nelle aree intorno a Teulada, trovano terreno fertile per le loro avventure sotterranee.
Nella foto: l'isola Rossa e Capo Teulada di Teulada, Costa Sud-Ovest e Canale di Sardegna. Da magnamare.wordpress.com.
Buongiorno, vorrei sapere quali sono quali sono le fonti nelle quali si afferma (o ipotizza) la presenza di resti di epoca nuragica sull'ISola Rossa. Da dove provengono questi dati? Vorrei documentarmi di più. Grazie mille
Buongiorno Francesco dalla Redazione Blog di Pagine Sì!, curatrice del sito www.teuladasardegna.it. Si pensa che il muro facesse parte di una una fortificazione nuragica: ad esempio se ne parla qui http://www.prolocosardegna.net/proloco/cagliari/Teulada/index.php e anche in un'interrogazione parlamentare del 2014 http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_02994_17. Chiunque voglia partecipare alla discussione è benvenuto. Cordiali saluti, Redazione Blog Pagine Sì!